lunedì 26 novembre 2007

L'UDC pavese, ambientalista a corrente alternata

Risposta del Coordinamento, sulla Provincia Pavese del 23 novembre, ad una lettera dell'UDC Pavese

Gentile direttore,

in una lettera pubblicata sulla Provincia pavese del 21 novembre scorso, la direzione cittadina dell’Udc segnala l’esistenza a Pavia di alcune situazioni di degrado ambientale e accusa la Giunta comunale attuale di non fare nulla in tal senso. In particolare, i quattro esponenti dell’Udc lamentano la situazione di viale Trieste, nei pressi dell’autostazione, dove “l’aria è irrespirabile”, e contestano alla Giunta in generale e all’assessore all’Ecologia in particolare di non aver dato corso alle verifiche promesse.

Non siamo interessati a entrare nella polemica politica. Prendiamo tuttavia atto, non senza un po’ di sconforto, del fatto che le contestazioni ambientaliste dell’Udc alla Giunta eludono la ben più rilevante questione dell’autostrada regionale Broni-Pavia-Mortara. Questo ci pare davvero bizzarro, dal momento che è difficile non pensare che migliaia di camion siano più dannosi di qualche decina di autobus.

Se si tratta di una semplice dimenticanza, invitiamo gli esponenti dell’Udc ad allargare il paniere delle contestazioni, visto che sulla Broni-Pavia-Mortara la Giunta ha tenuto un comportamento quantomeno ambiguo. Se invece (come temiamo) quello degli esponenti dell’Udc è un tipico caso di silenzio-assenso politico, chiediamo loro come possano conciliare le preoccupazioni per l’aria irrespirabile di viale Trieste con l’avallo a un progetto che riverserà migliaia di mezzi pesanti provenienti dall’A4 su una striscia d’asfalto che passerà a 3 chilometri dal centro cittadino.

In questo secondo caso, l’Udc sarebbe comunque in buona compagnia: il silenzio(-assenso?) è dell’intera classe politica provinciale, benché la Broni-Pavia-Mortara sia un progetto che è destinato a cambiare per sempre la fisionomia del nostro territorio sfigurandolo con un serpente di 50 km alto 2 metri e mezzo (avete letto bene: tutta l’autostrada, dove non si alzi in viadotti alti 17 metri, scorre sopraelevata di 2 metri e mezzo da terra!), con svincoli grandi come interi paesi e con la campagna distrutta dalla cementificazione di logistiche e centri commerciali annessi al progetto.

Pensare al territorio e all’ambiente vuol dire progettare per i cittadini una migliore qualità della vita, non acconsentire alla svendita e alla distruzione del territorio e poi polemizzare strumentalmente su viale Trieste. Diversamente, non si può fare a meno di constatare che siamo di fronte all’ennesimo caso di schizofrenia politica, in cui il rispetto dell’ambiente va applicato ai nemici ma interpretato per gli amici.

Il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro la Broni-Pavia-Mortara


Qui di seguito le due lettere pubblicate dalla Provincia Pavese.


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