martedì 15 aprile 2008

LOGISTICA DI BRESSANA : PROGETTO DA RITIRARE!!

E' stata nuovamente convocata per il 24 Aprile p.v. la Conferenza dei Servizi che deciderà in merito al progetto di LOGISTICA VIP SpA previsto a Bressana Bottarone.

Contro questo progetto Associazioni e Comitati hanno già raccolto 3000 firme, di cui 1.414 a Bressana, ovvero più del 50% degli elettori che di solito votano in questo Comune.La petizione era rivolta sia contro la logistica, sia contro la possibile estensione del progetto a interporto. Chi vuole realizzare la logistica di Bressana (su una superficie di 300.000 m2) possiede ( nella medesima area ) altri terreni per 350.000 m2 circa. E' dunque evidente che a Bressana può prendere corpo un impianto per la movimentazione di merci enorme che si va a sommare a quanto già esiste e che produrrà una mega-cementificazione in grado di cambiare la fisionomia di un intero comprensorio, in un'area critica dal punto di vista della viabilità. Ci appelliamo agli Amministratori chiamati a decidere affinché esprimano il loro parere contrario a questo progetto, prendendo atto della volontà espressa dalla Cittadinanza. Coordinamento dei comitati e delle associazioni contro la Broni-Pavia-Mortara

La raccolta firme continua...

Se vuoi contribuire e dire la tua, puoi aderire alla raccolta firme avviata in collaborazione con l'associazione “La Rondine” , inserendo il tuo nominativo sul sito
www.piccolaterra.it


Per approfondire:

- perchè diciamo NO : http://www.piccolaterra.it/logistica.htm

- il testo della petizione : http://www.officina-online.com/customer/rondine/booking.php

LOGISTICA DI BRESSANA: PROGETTO DA RITIRARE


In questi giorni si è tornati a parlare di una nuova piattaforma logistica da realizzare a Bressana Bottarone; la vicenda nei mesi scorsi si è intrecciata con quella dell’interporto, inizialmente previsto a Voghera, che è punto di incrocio fra due autostrade e due tra le principali linee ferroviarie del nord. Sulla scelta di Voghera l’accordo era generale, ma il progetto falli’.
La VIP SpA, una delle aziende che partecipava alla cordata che avrebbe voluto fare l’interporto a Voghera, di comune accordo con l’Amministrazione Provinciale di Pavia propose una sede alternativa: un’area a confine fra Bottarone, Bastida Pancarana e Castelletto di Branduzzo. Motivo? La vicinanza della linea ferroviaria Milano Genova e il fatto di possedere terreni comprati a prezzi favorevoli: si tratta infatti di terreni in gran parte attualmente a uso agricolo.
Parallelamente all’idea dell’interporto, previsto a moduli su di una superficie iniziale di 650.000 m2 e su un’area complessiva di 1.500.000 m2, venne portato avanti il progetto di una logistica da 300.000 m2. Le aree della logistica e dell’inteporto coincidono, ragion per cui apparve evidente come la logistica potesse essere la prima “fetta” di qualcosa di più grande.
Oggi tutti concordano sul fatto che fare l’interporto non è opportuno per ragioni di viabilità, anche se va detto che non esiste un atto formale che sancisca l’abbandono di questo progetto. Vi è poi chi, come il Comune di Bressana, insiste comunque per realizzare da subito la logistica.
NOI NON SIAMO D’ACCORDO. A Bressana l’azienda che intende realizzare la logistica possiede complessivamente oltre 600.000 m2. E’ dunque evidente che - interporto o non interporto - a Bressana può prendere corpo, con l’approvazione della piattaforma logistica, un’area di movimentazione merci enorme, in un comprensorio che è già ad alta densità di logistiche e soffre di una viabilità precaria.
Contro la logistica abbiamo raccolto 3.000 firme, a Bressana più di 1400, oltre la metà di chi vota. Ci attendiamo che tale opinione venga rispettata e il progetto sia ritirato.

Chiediamo ai Cittadini di scrivere ai Sindaci per chiedere loro questo impegno.

martedì 8 aprile 2008

LOGISTICA ALLA RIBALTA



Dalla Provincia Pavese del 6 Aprile

Logistica a Bressana, coro di no
Il progetto bocciato da minoranza e ambientalisti


BRESSANA. Sorpreso da quello che il capogruppo di minoranza Umberto Montagna definisce il «colpo di mano» del sindaco Latella, il fronte del no al polo logistico di Bressana riordina le fila in vista della conferenza dei servizi fissata per il 24 aprile, e non perde tempo nel ribadire la ferma opposizione al progetto. Lo stesso Latella, dal canto suo, precisa che la convocazione era un «atto dovuto», a quasi due anni dalla richiesta depositata in municipio dal gruppo industriale Vip che fa capo alla famiglia Montini. Sussurri e indiscrezioni riferiscono che Latella avrebbe manifestato più volte, anche in’occasione di un recente incontro in municipio con i lavoratori di una cooperativa di servizi, la volontà di dare seguito al progetto di logistica. Ma il sindaco smentisce: «La verità - spiega - è che ci presenteremo all’appuntamento del 24 senza posizioni preconcette, ma con la voglia di ascoltare e capire come la pensano gli altri, in particolare i comuni confinanti con noi. L’unico paletto - chiarisce Latella - riguarda l’interporto: ad oggi non ci sono le condizioni per realizzarlo». L’interporto resta, però, un fantasma che agita i sonni. «Il sospetto che la logistica sia solo il primo passo verso un’area di interscambio molto più vasta c’è sempre - sottolinea Umberto Montagna - e continuerà ad esserci fino quando l’Amministrazione provinciale non avrà revocato la delibera con la quale, nel maggio 2006, aveva espresso un parere in linea di massima favorevole al villaggio merci. Perchè non sgombrare il campo da questo equivoco? Farlo, significherebbe restituire serenità al confronto, ferme restando le perplessità che nutriamo anche sulla logistica, un piano che richiederebbe interventi infrastrutturali ben più pesanti e complessi che due semplici rotatorie» (previste all’altezza di Bottarone e dell’incrocio fra l’ex statale 35 e la strada del Bassino). Ma al gruppo «Insieme» di minoranza non va giù neppure il metodo usato dal sindaco per indire la conferenza dei servizi, rimasta congelata dal luglio 2006. «A dicembre - incalza Montagna - Latella si era impegnato a comunicare in consiglio comunale eventuali novità sulla questione logistica-interporto, ma della convocazione abbiamo appreso dai giornali». In fermento anche il fronte ambientalista. Il coordinamento dei comitati contro l’autostrada Broni-Pavia-Mortara è pronto a dare di nuovo battaglia, dopo le tremila firme raccolte a Bressana e dintorni contro logistica e interporto. Fonti ad esso vicine sottolineano che la posizione di assoluta contrarietà ad entrambi i progetti non è mutata di una virgola rispetto al passato. Rimane pure il dubbio che la logistica sia solo il primo «boccone di un pasto ben più lauto». (r.lo.)



Dalla Provincia Pavese del 5 Aprile

Interporto, si torna a discutere


La mossa del sindaco di Bressana, tutti convocati
Ambientalisti e enti dibatteranno del piano che divide il paese
BRESSANA. Si torna a parlare in veste ufficiale del progetto di logistica ed interporto: il sindaco Eddy Latella, infatti, ha convocato per giovedì 24 aprile, alle ore 9.30 presso la sala consiliare di Bressana Bottarone, la conferenza dei servizi per esaminare l’intera pratica inerente a questo controverso progetto che, nei mesi scorsi, aveva fatto sollevare innumerevoli discussioni e polemiche. Al centro della conferenza dei servizi ci sarà, appunto, il piano per la realizzazione di insediamenti produttivi da destinarsi alla logistica nel Comune di Bressana Bottarone, secondo un’istanza che era stata presentata nel marzo 2006 presso lo sportello unico attività produttive di Broni da parte della società V.I.P. Spa. Davvero lungo e significativo l’elenco degli enti ed istituzioni cui il primo cittadino di Bressana Bottarone ha invitato la lettera di convocazione per questo snodo istituzionale: L’Asl di Pavia, Provincia servizio viabilità, Ferrovie dello Stato, Asm Voghera, studi tecnici, associazioni ambientaliste come La Rondine, Legambiente, Italia Nostra, WWF Oltrepo, sindacali come Cgil, Cisl, e Uil, oltre ai Comuni limitrofi di Cava Manara, Bastida Pancarana, Castelletto di Branduzzo, Casatisma, Robecco Pavese, Pinarolo Po, Rea. Il primo cittadino spiega i motivi di questa decisione che è stata oggetto di discussioni accesse soprattutto dal fronte di chi teme un pesante impatto ambientale e viabilistico. «Nonostante le leggi in materia non lo impongano, ho voluto allargare la convocazione alla conferenza dei servizi anche a tutte quelle associazioni e realtà territoriali che avevano manifestato interesse riguardo a questo argomento - commenta il sindaco Eddy Latella - Questo proprio per illustrare il progetto in ogni suo dettaglio e con la massima trasparenza». Nei mesi scorsi, riguardo a quest’iniziativa, si erano registrati i pareri favorevoli di Asl, Arpa, dalla dirigenza del settore faunistico naturalistico della Provincia di Pavia, nonché l’ok delle Ferrovie dello Stato sull’ipotesi di realizzazione di un raccordo ferroviario. Bisogna ricordare, come contrappunto sul caso, le raccolte firme allestite dai sodalizi che si oppongono al progetto. La prima conferenza dei servizi venne convocata dallo Cportello unico di Broni, che allora condivideva con Bressana Bottarone questo servizio, nel luglio 2006, ma successivamente venne sospesa.
Simone Delù