mercoledì 17 gennaio 2007

Il contributo di un autostrada sulla qualità dell'aria

PIETRO VIGNALI - Assessore Ambiente e Mobilità Comune di Parma

"Noi abbiamo misurato facendo proprio un esame analitico di quant’è il contributo dell’autostrada sull’inquinamento urbano, abbiamo visto che è come un’altra città. Cioè il fatto che Parma è attraversata per 14 km dall’autostrada del Sole è come se noi avessimo un’altra città confinante con la nostra e quindi che produce lo stesso livello di polveri di una città intera, con tutto quello che si muove in una città. Allora non si può pensare che i sindaci vengano messi con le spalle al muro e soprattutto che abbiano loro la responsabilità di risolvere un problema che non compete solo a loro, perchè anche la chiusura delle città non basta, quando poi queste sono attraversate da autostrade in cui passano migliaia e migliaia di macchine e di camion che scaricano tonnellate di polvere."

[n.d.r.: La giunta di Parma ha trovato un'autostrada già realizzata: i comuni e gli amministratori che daranno l'assenso alla tratta Broni-Pavia-Mortara avranno tutta la responsabilità, sicuramente morale e forse anche legale, per i danni che quest'opera arrecherà alla salute degli abitanti. 45.000 vecoli al giorno, riconfermano i fautori del progetto a fine gennaio. Un volume di traffico paragonabile a quello dell'autostrada del Sole: andiamone pure orgogliosi! I sindaci saranno obbligati a bloccare sempre più spesso la circolazione in città, ci si ammalerà e si morirà di smog. Questi dati sono incontestabili, basta leggere gli studi epidemiologici sulla relazione tra inquinamento dell'aria e cause di morte, come il recente MISA-2. Tra l'altro ci domandiamo perchè l'ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) non è stata ammessa a partecipare alla Conferenza dei Servizi - ma d'altra parte nemmeno le associazioni rappresentative dei cittadini e, fatto incredibile, nemmeno una importante associazione di categoria, quella degli agricoltori. Le interviste a Vittorio Poma (Presidente della Provincia di Pavia) e a Giancarlo Abelli (assessore regionale alla famiglia e alla solidarietà sociale), che sono i grandi promotori del progetto insieme al Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, vanno in una direzione assolutamente illusionistica: 'sviluppo e posti di lavoro'. Peccato che non si specifichi mai in cosa consiste questo sviluppo, fumoso nelle dichiarazioni dei politici come uno spot pubblicitario poco efficace; del numero e delle tipologie dei contratti di lavoro che si verrebbero a creare. Il prezzo da pagare invece è ben conosciuto ed è sicuramente irreversibile: per la salute, per il territorio, per le risorse agricole in via di esaurimento, per le enormi opere di cava di terra, per il possibile abbassamento e inquinamento della falda acquifera (una risorsa inestimabile), per il patrimonio naturale e paesaggistico, di cui il Parco del Ticino è soltanto l'esempio più noto.]


"Bisognerebbe fare quello che la Commissione Europea ci aveva detto 10 anni fa, ci aveva dato anche una scadenza: entro il 2003 presentare progetti veri. Per esempio fare cose come fanno a Parma, ma anche Ferrara e in pochissimi altri comuni. Invece solo targhe alterne. Senza una politica di sistema, una strategia complessiva non cambia nulla, aumentano solo i danni alla nostra salute. L’imputato, dice lo studio della Commissione Nazionale Emergenza Inquinamento Atmosferico, è per il 49% il traffico. Il settore dei trasporti quindi da solo pesa per la metà. Quindi bisogna aumentare l’offerta di trasporto pubblico e diminuire quello privato. Invece aumenta quello privato dal 1990 al 2003 più 31,5%." Fonte: Report

Qual'è la conclusione logica? Urge stanziare milioni di Euro per dare alla Lombardia una nuova autostrada, e poi collegarle tanti interporti, in modo da garantire un traffico pesante su gomma che adesso ci manca! mentre le Ferrovie sono allo sbando perchè mancano soldi addirittura per la manutenzione ordinaria.
Qualcuno continua a dimenticarsi del trasporto delle persone e delle merci su rotaia. Ma dopotutto a chi serve un sistema ferroviario puntuale, efficiente e pulito dal punto di vista ambientale? Forse 'solo' a noi cittadini, al nostro benessere, alla qualità della vita. Roba da poco. Gli unici beni che non dobbiamo pagare e che, allo stesso tempo, una volta svenduti e persi non è più possibile acquistare con nessun capitale.

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