Contro questo progetto Associazioni e Comitati hanno già raccolto 3000 firme, di cui 1.414 a Bressana, ovvero più del 50% degli elettori che di solito votano in questo Comune.La petizione era rivolta sia contro la logistica, sia contro la possibile estensione del progetto a interporto. Chi vuole realizzare la logistica di Bressana (su una superficie di 300.000 m2) possiede ( nella medesima area ) altri terreni per 350.000 m2 circa. E' dunque evidente che a Bressana può prendere corpo un impianto per la movimentazione di merci enorme che si va a sommare a quanto già esiste e che produrrà una mega-cementificazione in grado di cambiare la fisionomia di un intero comprensorio, in un'area critica dal punto di vista della viabilità. Ci appelliamo agli Amministratori chiamati a decidere affinché esprimano il loro parere contrario a questo progetto, prendendo atto della volontà espressa dalla Cittadinanza. Coordinamento dei comitati e delle associazioni contro la Broni-Pavia-Mortara
La raccolta firme continua...
Se vuoi contribuire e dire la tua, puoi aderire alla raccolta firme avviata in collaborazione con l'associazione “La Rondine” , inserendo il tuo nominativo sul sito www.piccolaterra.it
Per approfondire:
- perchè diciamo NO : http://www.piccolaterra.it/logistica.htm
- il testo della petizione : http://www.officina-online.com/customer/rondine/booking.php
LOGISTICA DI BRESSANA: PROGETTO DA RITIRARE
In questi giorni si è tornati a parlare di una nuova piattaforma logistica da realizzare a Bressana Bottarone; la vicenda nei mesi scorsi si è intrecciata con quella dell’interporto, inizialmente previsto a Voghera, che è punto di incrocio fra due autostrade e due tra le principali linee ferroviarie del nord. Sulla scelta di Voghera l’accordo era generale, ma il progetto falli’.
La VIP SpA, una delle aziende che partecipava alla cordata che avrebbe voluto fare l’interporto a Voghera, di comune accordo con l’Amministrazione Provinciale di Pavia propose una sede alternativa: un’area a confine fra Bottarone, Bastida Pancarana e Castelletto di Branduzzo. Motivo? La vicinanza della linea ferroviaria Milano Genova e il fatto di possedere terreni comprati a prezzi favorevoli: si tratta infatti di terreni in gran parte attualmente a uso agricolo.
Parallelamente all’idea dell’interporto, previsto a moduli su di una superficie iniziale di 650.000 m2 e su un’area complessiva di 1.500.000 m2, venne portato avanti il progetto di una logistica da 300.000 m2. Le aree della logistica e dell’inteporto coincidono, ragion per cui apparve evidente come la logistica potesse essere la prima “fetta” di qualcosa di più grande.
Oggi tutti concordano sul fatto che fare l’interporto non è opportuno per ragioni di viabilità, anche se va detto che non esiste un atto formale che sancisca l’abbandono di questo progetto. Vi è poi chi, come il Comune di Bressana, insiste comunque per realizzare da subito la logistica.
NOI NON SIAMO D’ACCORDO. A Bressana l’azienda che intende realizzare la logistica possiede complessivamente oltre 600.000 m2. E’ dunque evidente che - interporto o non interporto - a Bressana può prendere corpo, con l’approvazione della piattaforma logistica, un’area di movimentazione merci enorme, in un comprensorio che è già ad alta densità di logistiche e soffre di una viabilità precaria.
Contro la logistica abbiamo raccolto 3.000 firme, a Bressana più di 1400, oltre la metà di chi vota. Ci attendiamo che tale opinione venga rispettata e il progetto sia ritirato.
Chiediamo ai Cittadini di scrivere ai Sindaci per chiedere loro questo impegno.
1 commento:
ciao e buon ponte del 25 aprile da Maria
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