Dalla Provincia Pavese del 6 Aprile
Logistica a Bressana, coro di no
Il progetto bocciato da minoranza e ambientalisti
BRESSANA. Sorpreso da quello che il capogruppo di minoranza Umberto Montagna definisce il «colpo di mano» del sindaco Latella, il fronte del no al polo logistico di Bressana riordina le fila in vista della conferenza dei servizi fissata per il 24 aprile, e non perde tempo nel ribadire la ferma opposizione al progetto. Lo stesso Latella, dal canto suo, precisa che la convocazione era un «atto dovuto», a quasi due anni dalla richiesta depositata in municipio dal gruppo industriale Vip che fa capo alla famiglia Montini. Sussurri e indiscrezioni riferiscono che Latella avrebbe manifestato più volte, anche in’occasione di un recente incontro in municipio con i lavoratori di una cooperativa di servizi, la volontà di dare seguito al progetto di logistica. Ma il sindaco smentisce: «La verità - spiega - è che ci presenteremo all’appuntamento del 24 senza posizioni preconcette, ma con la voglia di ascoltare e capire come la pensano gli altri, in particolare i comuni confinanti con noi. L’unico paletto - chiarisce Latella - riguarda l’interporto: ad oggi non ci sono le condizioni per realizzarlo». L’interporto resta, però, un fantasma che agita i sonni. «Il sospetto che la logistica sia solo il primo passo verso un’area di interscambio molto più vasta c’è sempre - sottolinea Umberto Montagna - e continuerà ad esserci fino quando l’Amministrazione provinciale non avrà revocato la delibera con la quale, nel maggio 2006, aveva espresso un parere in linea di massima favorevole al villaggio merci. Perchè non sgombrare il campo da questo equivoco? Farlo, significherebbe restituire serenità al confronto, ferme restando le perplessità che nutriamo anche sulla logistica, un piano che richiederebbe interventi infrastrutturali ben più pesanti e complessi che due semplici rotatorie» (previste all’altezza di Bottarone e dell’incrocio fra l’ex statale 35 e la strada del Bassino). Ma al gruppo «Insieme» di minoranza non va giù neppure il metodo usato dal sindaco per indire la conferenza dei servizi, rimasta congelata dal luglio 2006. «A dicembre - incalza Montagna - Latella si era impegnato a comunicare in consiglio comunale eventuali novità sulla questione logistica-interporto, ma della convocazione abbiamo appreso dai giornali». In fermento anche il fronte ambientalista. Il coordinamento dei comitati contro l’autostrada Broni-Pavia-Mortara è pronto a dare di nuovo battaglia, dopo le tremila firme raccolte a Bressana e dintorni contro logistica e interporto. Fonti ad esso vicine sottolineano che la posizione di assoluta contrarietà ad entrambi i progetti non è mutata di una virgola rispetto al passato. Rimane pure il dubbio che la logistica sia solo il primo «boccone di un pasto ben più lauto». (r.lo.)
Dalla Provincia Pavese del 5 Aprile
Interporto, si torna a discutere
La mossa del sindaco di Bressana, tutti convocati
Ambientalisti e enti dibatteranno del piano che divide il paese
BRESSANA. Si torna a parlare in veste ufficiale del progetto di logistica ed interporto: il sindaco Eddy Latella, infatti, ha convocato per giovedì 24 aprile, alle ore 9.30 presso la sala consiliare di Bressana Bottarone, la conferenza dei servizi per esaminare l’intera pratica inerente a questo controverso progetto che, nei mesi scorsi, aveva fatto sollevare innumerevoli discussioni e polemiche. Al centro della conferenza dei servizi ci sarà, appunto, il piano per la realizzazione di insediamenti produttivi da destinarsi alla logistica nel Comune di Bressana Bottarone, secondo un’istanza che era stata presentata nel marzo 2006 presso lo sportello unico attività produttive di Broni da parte della società V.I.P. Spa. Davvero lungo e significativo l’elenco degli enti ed istituzioni cui il primo cittadino di Bressana Bottarone ha invitato la lettera di convocazione per questo snodo istituzionale: L’Asl di Pavia, Provincia servizio viabilità, Ferrovie dello Stato, Asm Voghera, studi tecnici, associazioni ambientaliste come La Rondine, Legambiente, Italia Nostra, WWF Oltrepo, sindacali come Cgil, Cisl, e Uil, oltre ai Comuni limitrofi di Cava Manara, Bastida Pancarana, Castelletto di Branduzzo, Casatisma, Robecco Pavese, Pinarolo Po, Rea. Il primo cittadino spiega i motivi di questa decisione che è stata oggetto di discussioni accesse soprattutto dal fronte di chi teme un pesante impatto ambientale e viabilistico. «Nonostante le leggi in materia non lo impongano, ho voluto allargare la convocazione alla conferenza dei servizi anche a tutte quelle associazioni e realtà territoriali che avevano manifestato interesse riguardo a questo argomento - commenta il sindaco Eddy Latella - Questo proprio per illustrare il progetto in ogni suo dettaglio e con la massima trasparenza». Nei mesi scorsi, riguardo a quest’iniziativa, si erano registrati i pareri favorevoli di Asl, Arpa, dalla dirigenza del settore faunistico naturalistico della Provincia di Pavia, nonché l’ok delle Ferrovie dello Stato sull’ipotesi di realizzazione di un raccordo ferroviario. Bisogna ricordare, come contrappunto sul caso, le raccolte firme allestite dai sodalizi che si oppongono al progetto. La prima conferenza dei servizi venne convocata dallo Cportello unico di Broni, che allora condivideva con Bressana Bottarone questo servizio, nel luglio 2006, ma successivamente venne sospesa.
Simone Delù
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