Agli Organi di informazione : COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Consegna delle firme contro i progetti di logistica e interporto di Bressana Bottarone (PV)
Sabato 14 Luglio alle ore 10.30 il Comitato per uno sviluppo di qualità del territorio consegnerà presso il Municipio di Bressana Bottarone le firme raccolte a corredo della petizione contro i progetti di logistica e interporto. Una delegazione del Comitato promotore sarà ricevuta dal Sindaco Eddy Latella.
Nelle scorse settimane il Comitato promotore aveva consegnato le sottoscrizioni a Stefano Del Bo, Sindaco di Castelletto di Branduzzo, altro Comune che insieme a Bastida Pancarana è interessato dalla realizzazione dell’opera, prevista su terreni posti in prossimità del punto di incontro del territorio dei tre Comuni. Le adesioni raccolte a Bressana Bottarone hanno superato 1400, un numero ragguardevole, che supera la maggioranza dei votanti che si sono espressi in occasione delle più recenti tornate elettorali. Il Comitato promotore ringrazia i volontari che si sono impegnati nella raccolta firme e e tutti i cittadini che hanno sottoscritto la petizione.
Vogliamo ribadire che la vicenda dell’interporto di Voghera, poi trasferito a Bressana, testimonia una mancanza di programmazione delle scelte strategiche. In questo vuoto di programmazione si inseriscono soggetti privati che legittimamente promuovo gli interessi aziendali, entrando però in conflitto con gli interssi generali e con la esigenza di uno sviluppo del territorio razionalmente pianificato. Nel caso specifico ricordiamo che la Società promotrice del progetto di logistica possiede, come essa stessa dichiara nel progetto di fattibilità dell’interporto (alias “villaggio delle merci”) 600.000 m2 in regime di uniproprietà, acquistati come terreni agricoli.
Tale area è sufficiente per realizzare una struttura intermodale di grandi dimensioni, ragion per cui ci pare strumentale che ancora oggi si voglia negare tale evidenza, sostenendo che la logistica sia un progetto a se’ stante. Respingiamo inoltre il tentativo di svuotare di contenuto della iniziativa di raccolta firme negandone la validità sulla base del fatto che il progetto di interporto a Bressana parrebbe ufficialmente accantonato e dunque il no alla logistica perderebbe di significato, in quanto correlato al rifiuto del progetto di interporto. Per quanto ci riguarda, ci impegneremo, anche con il supporto dei Comitati che sono sorti negli ultimi mesi, affinchè la volontà espressa dai cittadini di Bressana e dei Paesi limitrofi venga rispettata.
Chiediamo che la Provincia, già socia della “Società Interporto SpA”, chiarisca una volta per tutte il destino del progetto di interporto, elabori un progetto credibile e complessivo che riguardi la intermodalità in provincia di Pavia e renda pubblicamente conto (unitamente agli Enti pubblici che furono coinvolti) delle risorse finanziarie spese in modo improduttivo dalla suddetta “Società Interporto”.
Comitato promotore: Associazione “Insieme”, Comitato Cascina Bella Bressana, Italia Nostra, Legambiente, WWF Oltrepo’, Associazione “La Rondine”
Per il Comitato promotore: Giannino Vercesi
Bressana B., 11 Luglio 2007
*************
In collaborazione con il Coordinamnento dei Comitati ed Associazioni contro l'autostrada Broni-Pavia-Mortara
Oggetto: Consegna delle firme contro i progetti di logistica e interporto di Bressana Bottarone (PV)
Sabato 14 Luglio alle ore 10.30 il Comitato per uno sviluppo di qualità del territorio consegnerà presso il Municipio di Bressana Bottarone le firme raccolte a corredo della petizione contro i progetti di logistica e interporto. Una delegazione del Comitato promotore sarà ricevuta dal Sindaco Eddy Latella.
Nelle scorse settimane il Comitato promotore aveva consegnato le sottoscrizioni a Stefano Del Bo, Sindaco di Castelletto di Branduzzo, altro Comune che insieme a Bastida Pancarana è interessato dalla realizzazione dell’opera, prevista su terreni posti in prossimità del punto di incontro del territorio dei tre Comuni. Le adesioni raccolte a Bressana Bottarone hanno superato 1400, un numero ragguardevole, che supera la maggioranza dei votanti che si sono espressi in occasione delle più recenti tornate elettorali. Il Comitato promotore ringrazia i volontari che si sono impegnati nella raccolta firme e e tutti i cittadini che hanno sottoscritto la petizione.
Vogliamo ribadire che la vicenda dell’interporto di Voghera, poi trasferito a Bressana, testimonia una mancanza di programmazione delle scelte strategiche. In questo vuoto di programmazione si inseriscono soggetti privati che legittimamente promuovo gli interessi aziendali, entrando però in conflitto con gli interssi generali e con la esigenza di uno sviluppo del territorio razionalmente pianificato. Nel caso specifico ricordiamo che la Società promotrice del progetto di logistica possiede, come essa stessa dichiara nel progetto di fattibilità dell’interporto (alias “villaggio delle merci”) 600.000 m2 in regime di uniproprietà, acquistati come terreni agricoli.
Tale area è sufficiente per realizzare una struttura intermodale di grandi dimensioni, ragion per cui ci pare strumentale che ancora oggi si voglia negare tale evidenza, sostenendo che la logistica sia un progetto a se’ stante. Respingiamo inoltre il tentativo di svuotare di contenuto della iniziativa di raccolta firme negandone la validità sulla base del fatto che il progetto di interporto a Bressana parrebbe ufficialmente accantonato e dunque il no alla logistica perderebbe di significato, in quanto correlato al rifiuto del progetto di interporto. Per quanto ci riguarda, ci impegneremo, anche con il supporto dei Comitati che sono sorti negli ultimi mesi, affinchè la volontà espressa dai cittadini di Bressana e dei Paesi limitrofi venga rispettata.
Chiediamo che la Provincia, già socia della “Società Interporto SpA”, chiarisca una volta per tutte il destino del progetto di interporto, elabori un progetto credibile e complessivo che riguardi la intermodalità in provincia di Pavia e renda pubblicamente conto (unitamente agli Enti pubblici che furono coinvolti) delle risorse finanziarie spese in modo improduttivo dalla suddetta “Società Interporto”.
Comitato promotore: Associazione “Insieme”, Comitato Cascina Bella Bressana, Italia Nostra, Legambiente, WWF Oltrepo’, Associazione “La Rondine”
Per il Comitato promotore: Giannino Vercesi
Bressana B., 11 Luglio 2007
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In collaborazione con il Coordinamnento dei Comitati ed Associazioni contro l'autostrada Broni-Pavia-Mortara
2 commenti:
Dalla Provincia Pavese del 15/07/07 :
«Tremila firme contro il polo logistico»
Petizioni ai sindaci di Bressana e di Castelletto. «Un obbligo morale»
Chiesto il rispetto dell’odg che impegna la Regione ad avviare la valutazione di impatto ambientale
BRESSANA. Millequattrocento firme raccolte nella sola Bressana, tremila in tutta la zona. Questo il risultato della mobilitazione contro i progetti di polo logistico e di interporto, promossa dal coordinanento dei comitati (che comprende associazione Insieme, comitato Cascina Bella, Italia Nostra, Legambiente, Wwf Oltrepo, associazione La Rondine). Le petizioni sono state consegnate in questi giorni al sindaco di Castelletto di Branduzzo, Stefano Del Bò (nella foto), e a quello di Bressana, Eddy Latella. «Il numero delle adesioni raccolte a Bressana - sottolineano i promotori - supera quello della maggioranza dei votanti che hanno partecipato alle più recenti tornate elettorali». Nel corso dell’incontro con Latella, che ha ricevuto una delegazione guidata da Giannino Vercesi, gli esponenti del fronte del no hanno ribadito le motivazioni che hanno ispirato la loro iniziativa. Polo logistico e interporto sono previsti un’area situata nel territorio di Bressana, al confine con Castelletto e Bastida.
La delegazione ha ricordato al sindaco Latella che «la società promotrice del progetto di logistica possiede, come essa stessa dichiara nella documentazione di fattibilità dell’interporto, o “Villaggio merci Oltrepo”, 600mila metri quadrati in regime di uniproprietà, acquistati come terreni agricoli». Il coordinamento delle associazioni ha poi ribadito che «tale area è sufficiente a realizzare una struttura intermodale di notevoli dimensioni; negare tale evidenza, sostenendo che la logistica sia un progetto di dimensioni limitate e a sè stante, appare come un tentativo evidente di svuotare di contenuto l’iniziativa della raccolta firme». Il pool ha quindi riconfermato l’impegno «a fare sì che la volontà espressa dagli oltre tremila cittadini di Bressana e dei paesi limitrofi, con la loro firma contro il progetto di intermodalità, venga rispettata». Le associazioni hanno accolto positivamente l’intenzione comunicata dal sindaco di «sospendere ogni atto decisionale in attesa che la Provincia definisca un piano complessivo per la logistica», e «ha assicurato che le decisioni strategiche riguardanti il futuro del territorio saranno oggetto di discussione con i comuni limitrofi in fase di stesura dei nuovi piani di governo». Le associazioni hanno invitato Latella ad «adoperarsi affinchè venga rispettato l’odg della conferenza dei servizi che impegna la Regione allo svolgimento della Via».
Dal Blog : http://ecoprogetti.blogspot.com/2007/07/la-fortuna-di-amministrare-bressana.html
La fortuna di amministrare Bressana
E' notizia di qualche giorno fa. La consegna al sindaco Latella delle firme dei cittadini di Bressana Bottarone contro i progetti di logistica e interporto e contro la "gestione allegra" della valutazione di impatto strategico (VAS) dell'autostrada Broni-Mortara (nella petizione si chiede l'annullamento dell'iter della Broni-Mortara per le palesi anomalie del procedimento). Qui a lato l'articolo de "il lunedì" del 16 luglio 2007.
Il primo fatto che colpisce positivamente è la voglia di partecipare. La gente ha deciso di dire la sua visto che sono in corso scelte importanti. Puntare sul terziario, o meglio, diciamolo chiaramente, puntare sulla logistica e sul movimento merci come occasione di sviluppo è una scelta cruciale per una comunità.
Bisogna fare un bilancio dei costi e dei benefici, pensando anche a quello che sarà fra 10, 20 anni ed anche oltre, a quello che lasceremo alle generazioni future.
Prima di dire sì bisogna vedere quello che effettivamente arriverà e quello che perderemo, e se si tratterà di perdite temporanee o definitive (e come è noto quando si parla di consumo di suolo le perdite sono, ahinoi, irreversibili).
Colpiscono i numeri. Quasi la metà dei residenti (che corrisponde ad oltre la metà dei votanti alle ultime tornate elettorali) ha detto: azzeriamo il progetto interporto, azzeriamo l'iter della Broni-Mortara.
Considerando anche i paesi limitrofi oltre 3000 persone hanno espresso un parere contrario.
La fortuna di amministrare Bressana appunto. Se sei il loro sindaco non devi nemmeno fare lo sforzo di immaginare quello che pensano e che vogliono i tuoi concittadini.
Perchè te lo vengono a dire.
Siamo di fronte ad un esempio di pratica democratica, di concorso popolare nelle decisioni pubbliche...i tanto auspicati fenomeni di partecipazione, vedi agenda 21 e simili, finalmente si concretizzano.
Il sindaco Latella, che aveva mosso i primi passi in una direzione diversa da quella voluta dalla maggiornanza dei suoi concittadini, dovrebbe prendere atto della cosa e muoversi di conseguenza.
Al momento però il sindaco si è limitato a chiamare in causa la Provincia e rimanda il tutto al "piano provinciale per la logistica". Ed ha assicurato che "le decisioni strategiche riguardanti il futuro del territorio saranno oggetto di discussione con i comuni limitrofi in fase di definizione dei nuovi Piani di Governo del Territorio".
Benino. Sembra che, anche se con qualche titubanza e non prorpio spontaneamente, il buon senso stia affermandosi tra i nostri amministratori. E che la anche la Provincia, grazie ad un tardivo risveglio, cominci a rendersi conto di quello che è in gioco. Vedremo poi se il "piano provinciale per la logistica" supererà l'approccio dirigistico finora prevalente, coinvolgendo la gente e le associazioni della Lomellina e dell'Oltrepò.
Speriamo nel frattempo che il "modello Bressana" possa essere replicato negli altri Comuni interessati dall'attraversamento dell'autostrada, in modo che dovunque ci si possa interrogare su quale tipo di sviluppo vogliamo.
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