venerdì 20 aprile 2012



Consenso senza Consenso                           Pavia, 18 aprile 2012


Può una città democratica essere governata senza il consenso? Ci siamo posti questa domanda durante il Consiglio comunale aperto di Pavia di Lunedì sera, dedicato al progetto da un miliardo di euro dell’autostrada Broni-Pavia-Mortara, quando abbiamo visto il Sindaco assistere con attenzione all’intervento della Società proponente per poi uscire dall’Aula e assentarsi definitivamente con brevi apparizioni di pochi minuti, senza mai intervenire nella discussione e sempre distratto da conversazioni al telefonino o con gli altri consiglieri. Il vicesidaco è scomparso definitivamente dopo i primi interventi assieme a diversi consiglieri di maggioranza, riapparsi solo pochi minuti prima delle votazioni. Cosa è avvenuto durante queste assenze? E’ avvenuto che le Istituzioni (Asl, Parco del Ticino e Provincia), le rappresentanze di agricoltori e società civile (Comitati e Associazioni di cittadini) hanno argomentato con dati tecnici le loro preoccupazioni economiche e ambientali circa il progetto esprimendo di conseguenza, e sulla base di dati di fatto, la loro ferma contrarietà. Cosa ci dice l’assenza del Sindaco e di gran parte della maggioranza durante gli interventi delle Istituzioni e della società civile? E ancora, cosa ci dicono le mancate risposte alle argomentazioni relative agli impatti del progetto sull’inquinamento ambientale, sul consumo di territorio, sul danno economico portato all’agricoltura e sui rischi relativi alla salute dei cittadini? Al posto di contro-argomentazioni nel merito delle questioni sollevate, abbiamo ascoltato solo slogan generci sul “progresso” e sull’utilità delle infrastrutture: “al di là di tutte le associazioni di protezione dei volatili, della fauna e degli ecosistemi, un minimo di utilità c’è per un’opera del genere”. Per non parlare di tesi assurde come quella che ritiene l’autostrada, in virtù degli alberi che dovrebbero fiancheggiarla, un “corridoio ecologico”. Nessuno, infine, ha risposto alle argomentazioni relative alla salute dei cittadini e ai danni all’agricoltura, settore strategico della nostra Provincia.
Perché i saperi, le conoscenze e le competenze del Parco del Ticino e della Provincia, nonché delle Associazioni e dei Comitati, non trovano ascolto, mentre si ripetono ossessivamente slogan privi di argomentazioni tecniche e relazione con i dati di fatto? Edward Bernays, il “padre” delle relazioni pubbliche nelle società democratiche, nel suo celebre saggio “Propaganda”, sosteneva che: “La manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle opinioni organizzate delle masse è una componente importante delle società democratiche.” Gli slogan, soprattutto quelli sul “progresso” e sul cemento, non necessitano di troppi studi né di argomentazioni pertinenti, e sono utili per instaurare quello che sempre Edward Bernays auspicava col nome di “governo invisibile”. Forse oggi quel tipo di propaganda e manipolazione non sente più nemmeno il bisogno di salvare le apparenze, né cerca di simulare un ascolto, almeno formale, della società civile. L’ascolto e la risposta sono inutili orpelli e perdite di tempo per decisioni già prese nelle stanze dei bottoni? I cittadini pavesi, nonostante gli slogan, sapranno valutare, su un progetto così “faraonico” come l’autostrada Broni-Pavia-Mortara, la differenza fra il bene comune e l’interesse e il profitto di pochi.


Nicola Ghisilieri

Coordinamento Comitati e Associazioni contro la Broni-Pavia-Mortara


Alda La Rosa, Giuseppe Damiani, Cesare Del Frate
Rete di Associazioni e Comitati per Salute, Ambiente e Sviluppo sostenibile della Provincia di Pavia

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