mercoledì 28 maggio 2008

La Provincia Pavese pubblica le nostre considerazioni sulla logistica di Bressana

Tutto cambia, nulla cambia. Viene archiviato definitivamente il progetto di "villaggio delle merci", ma sommando le logistiche già esistenti, quelle progettate ed i terreni limitrofi acquisiti si arriva alla impressionanate cifra di 800.000 metri quadri. In pratica un villaggio delle merci.

Dalla Provincia Pavese del 24 maggio 2008.

Stop all’interporto cambia solo il nome


Vittorio Poma, presidente della Provincia di Pavia, propone la rinuncia ufficiale al progetto di interporto a Bressana, definito altresì «villaggio delle merci». E’ utile però ricordare cosa sta accadendo: la società Vip SpA ha chiesto di realizzare: capannoni su di un terreno di 70.000 m2 circa in Comune di Castelletto, in area limitrofa a quella dove è prevista la logistica di Bressana; una logistica da 300.000 m2, con raccordo ferroviario predisposto come si legge nella relazione tecnica generale del progetto per futuri ampliamenti.
La stessa Società sostiene che dalla logistica di 300.000 m2 usciranno 32 camion/giorno che si dirigeranno verso il casello di Casteggio della Torino Piacenza.
La Vip SpA ha acquisito dal 2006 a oggi terreni agricoli (per circa 300.000 m2 circa) limitrofi a quelli dove intende realizzare i due progetti sopra ricordati: stiamo allora parlando di una «semplice logistica» o di altro?
La sostanza dei fatti è che tra Bastida, Castelletto e Bressana sta per prendere corpo una concentrazione di infrastrutture logistiche in un’area già critica sotto il profilo viabilistico che si va ad aggiungere a 200.000 m2 di logistica già esistenti in questo comprensorio: chiamare logistica, interporto o altro ciò che si intende realizzare non cambia la sostanza del problema.
Il rinunciare ora all’ingombrante idea di un interporto che doveva essere collegato nelle suggestioni dei nostri amministratori al porto di Genova, è forse un tentativo di svuotare di significato le firme dei cittadini di Bressana che a maggioranza hanno detto no alla logistica e all’inteporto.
Si annuncia che l’interporto non è più strategico, il progetto dell’impianto di bioetanolo non è stato ancora presentato dopo quasi un anno, l’ex strada statale 596 dei Cairoli viene riqualificata dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia..... cominciano a mancare alcuni degli interventi che giustificavano l’autostrada Broni-Mortara.
Invitiamo gli Amministratori che dovranno esprimersi sul progetto Vip SpA, che toglie una superficie notevole di aree agricole di pregio al di fuori della normale pianificazione comunale, a riflettere su questi dati (oltre che sulle 1.414 firme a Bressana). Da parte nostra le dichiarazioni del Presidente Poma non modificano la valutazione che fino a oggi abbiamo dato di questo progetto, che rende sempre più evidenti le carenze di pianificazione della Provincia.
Invitiamo la cittadinanza tutta a sottoscrivere la petizione contro la logistica di Bressana sul sito *www.piccolaterra.it*‹http://www.piccolaterra.it/ Coordinamento dei comitati e delle associazioni contro la Broni-Pavia-Mortara.
Coordinamento comitati e associazioni contro la Broni-Mortara via e-mail

1 commento:

associazione insieme ha detto...

Due cose bervi:
ho sentito sul sito telepaviaweb.it il Presidente della Provincia annunciare un "atto deliberativo" di revoca del parere favorevole all'interporto a Bressana del 2006 (ok)
il Comune di Bressana ha avviato il procedimento di verifica "per l'esclusione della VAS" sulla logistica (probabilemnte è corretta la prassi, ma, porco cane, perchè invece di verificare gli impatti si lavora per dimostrare di non doverlo fare?)
Buona giornata!
Umberto Montagna