giovedì 17 gennaio 2008

“LOGISTICHE SELVAGGE”



IMPORTANTE : PARTECIPIAMO!!

Il Coordinamento di Comitati ed Associazioni contro l'autostrada Broni-Pavia-Mortara è solidale con il COMITATO No LOG.S.


No alle Logistiche Selvagge




INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE DI SABATO A LANDRIANO CONTRO LE
“LOGISTICHE SELVAGGE”

UNA DELEGAZIONE DEL NS. COORDINAMENTO PARTIRA’ SABATO MATTINA DA BRESSANA BOTTARONE
RITROVO ORE 08.45 IN PIAZZA DEL MUNICIPIO
CHIUNQUE VORRA’ UNIRSI SARA’ IL BENVENUTO.

Comunicato stampa del Comitato No LOG.S :

Logistiche a Landriano : Un futuro di inquinamento e caos
Quando gli interessi di “cassa” hanno la precedenza sul bene comune e la collettività.


Negli ultimi anni molte persone sono uscite dalle città, scegliendo per se e per i propri figli di abitare in un paese più vivibile (e meno caro), disposti anche a fare i pendolari: ma attenzione, con furbizia e nel silenzio generale L’Amministrazione comunale sta portando avanti delle scelte che avranno conseguenze drammatiche sulla vita di ciascuno e dell’intero territorio.
Il Comune di Landriano, infatti, è stato l’unico dei comuni della zona ad accettare sul proprio territorio l’insediamento di enormi logistiche (1.700.000 mc).
I comuni limitrofi, pur consapevoli dei vantaggi economici di una tale proposta per le casse comunali, hanno rifiutato con senso di responsabilità per privilegiare la salvaguardia del territorio, dell’ambiente e della qualità della vita dei propri cittadini.
Se dovessero realizzarsi le due logistiche previste nella Variante al Piano Regolatore, oltre a quella già realizzata (CABLOG) più di 150.000 camion e Tir attraverseranno ogni anno il nostro territorio con gravi conseguenze su inquinamento, traffico e salute degli abitanti.
Non crediamo che sia questo il tipo di sviluppo compatibile con le caratteristiche dei nostri territori e della nostra vita.
Non crediamo nemmeno alle false promesse di posti di lavoro, sappiamo infatti che all’interno di queste logistiche il personale è gestito dalle cooperative e dalle agenzie di lavoro interinale, con forme di sfruttamento più o meno legalizzate, che tradotto vuol dire: lavoro precario.
Decisioni così importanti, che modificano così profondamente l’ambiente, il territorio e la vita dei cittadini non possono essere prese senza un processo di partecipazione e decisione collettiva.
L’Amministrazione comunale, per rispetto dei cittadini e degli abitanti del territorio coinvolto, deve al più presto avviare un confronto pubblico per verificare se scelte che comportano trasformazioni così radicali (scelte non contemplate nei programmi elettorali) siano realmente condivise dai cittadini. La raccolta firme promossa dal Comitato No Log.s. sta dimostrando l’esatto contrario.
Per questi motivi sabato mattina saremo in piazza per dar vita ad una manifestazione contro le logistiche selvagge e le scellerate decisioni del “comitato d’affari” comunale.
Sabato 19 Gennaio 2008 ore 10 Piazzale del Centro Commerciale
Manifestazione a Landriano
Ambiente e Salute non hanno prezzo : no alle logistiche!
Comitato No Log.S. Landriano (Pavia)






2 commenti:

Nicola ha detto...

Dalla Provincia Pavese del 16 gennaio 2008

Landriano si ferma contro la logistica

Raccolte 400 firme, sabato la manifestazione di Legambiente


GIOVANNI SCARPA

LANDRIANO. Oltre quattrocento firme e una grande manifestazione per sabato prossimo in segno di protesta. Riprende, e con clamore, la battaglia contro la proliferazione di poli logistici. Il fronte del no serra le fila e scende in campo, forte anche dell’appoggio molti cittadini che provengono dagli altri Comuni vicini, per niente convinti delle scelte portate avanti dal sindaco Aguzzi e dalla sua giunta. Intanto il comitato ha già chiesto un incontro con i vertici della Provincia.
Anima della protesta è Legambiente di Landriano, in testa al vasto movimento che si è coagulato attorno alla sezione locale sin dalle prime battute della battaglia, a fine novembre scorso.
Quando, cioè, si è scoperto - un po’ per caso - che il Comune aveva intenzione di realizzare un terzo polo logistico, dopo i primi due, di cui dell’ultimo è stata posata la prima pietra proprio qualche mese fa.
Mario Brancati, responsabile della sezione, spiega: «Siamo arrivati a quota 400 adesioni, ma contiamo di superarle abbondantemente. Continueremo di sicuro fino a sabato, quando scenderemo in piazza per manifestare il nostro dissenso contro il progetto. Ed è la prima volta, a Landriano, che succede una cosa del genere. Almeno di recente, nessuno ricorda che la gente abbia deciso di scendere in strada in un corteo».
Il vasto movimento che si è via via formato non vede solo Legambiente ed esponenti dell’opposizione, ma anche tanti semplici cittadini.
Tanto che, il primo dicembre scorso, si è anche formato un vero e proprio comitato a cui ha dato la propria adesione tanta gente proveniente dai centri limitrofi, spaventati dall’arrivo di un nuovo polo logistico.
A partire dagli abitanti di Torrevecchia Pia. Ma non solo. Ma la cosa più importante, è che non si è affatto affievolito l’afflusso di firme sulla petizione, iniziata il giorno dopo la notizia che l’amministrazione aveva già bell’e pronto un terzo polo logistico da piazzare nell’area dell’ex allevamento di maiali.
Cosa, naturalmente, che ha fatto andare su tutte le furie non solo la sezione locale di Legambiente, già perplessa sul secondo impianto, ma anche - e forse soprattutto - un nutrito gruppo di semplici cittadini.
Già la sera della prima riunione dei “dissenzienti”, il 30 novembre scorso, c’era un centinaio di persone raggruppate nel bar del centro per sentire dalla viva voce del responsabile di Legambiente, Mario Brancati, e da alcuni consiglieri dell’opposizione cosa stava succedendo. Sempre quella stessa sera nacque l’idea di costituire un comitato, chiamato appositamente «No log.s».
In meno di un mese, le adesioni sono salite maniera vertiginosa. Dalle prime 50 adesioni della prima sera si è arrivati a quota quattrocento e oltre.
“Il prossimo passo - conclude Brancati - sarà quello di chiedere un incontro in Provincia con il presidente Poma, visto che fino ad ora da piazza Italia non è arrivata alcuna risposta alle nostre sollecitazioni”.

Nicola ha detto...

Dalla Provincia Pavese del 18 Gennaio 2008

«Serve un referendum sulla logistica»
Landriano, domani manifestazione. E il comitato chiede di votare

LANDRIANO. Il comitato “No Log.s” lancia un referendum per contrastare la realizzazione dell’ennesimo polo logistico in paese. Le numerose firme raccolte in poco meno di due mesi verranno consegnate al sindaco, Roberto Aguzzi, per chiedere la sospensione del progetto. La petizione, con la richiesta, verrà consegnata domani, giorno in cui il movimento ha deciso di scendere in piazza per manifestare il proprio dissenso al Comune. E’ la prima volta che viene organizzato un corteo a Landriano di questo tipo.
Una protesta che ha portato alla nascita di un movimento spontaneo che ha visto la luce i primi di dicembre scorso, quando Legambiente e parte dell’opposizione hanno portato alla luce l’intenzione dell’amministrazione di realizzare il terzo polo logistico in poco tempo. Un disegno che è stato sin da subito osteggiato e non solo dal movimento ambientalista. La sera stessa della prima riunione, infatti, si è poi costituito un vero e proprio comitato, il “No Log.s”, appunto, che ha raccolto decine di adesioni anche fra gli abitanti dei paesi vicini.
Nel frattempo il Comune è andato avanti per la sua strada. La prima conferenza di servizi c’è già stata e si aspetta ora la seconda, quella che potrebbe dare il via libera definitivo alla costruzione di un polo logistico nell’area dell’ex allevamento di maiali. Gli organizzatori del corteo, e promotori del comitato, sperano però di fermare in tempo la macchina burocratica. Nel documento che verrà consegnato ad Aguzzi (sottoscritto, al momento, da oltre 400 persone) si chiederà all’amministrazione comunale di indire «una consultazione popolare in ottemperanza allo spirito contenuto dalla legge regionale per decisioni in merito alle varianti urbanistiche a logistica del territorio di Landriano già destinato in Prg ad agricoltura». «In attesa dell’esito della consultazione» i cittadini «chiedono la sospensione dell’iter autorizzativo per gli insediamenti già previsti». Al momento, però, il dialogo fra movimento e Comune è fermo. Anzi, è di netta contrapposizione. Per questo, il comitato ha intenzione di coinvolgere al più presto nella discussione anche la Provincia, di cui è già stato chiesto l’intervento per sbloccare la situazione.(g.s.)