giovedì 9 agosto 2007

COMUNICATO STAMPA


ALTRI RICORSI AL TAR CONTRO L’AUTOSTRADA BRONI-MORTARA

Dopo il ricorso al Tar contro l’autostrada Broni-Mortara, reso noto dal WWF nei giorni scorsi, altre iniziative legali sono state intraprese, sia da cittadini che da associazioni, presso il Tribunale Amministrativo di Milano, sempre con l’obiettivo dell’annullamento degli atti regionali relativi all’autostrada.
Facendo seguito alle migliaia di firme di protesta raccolte e consegnate ai Sindaci che hanno votato, nella Conferenza di Servizi, a favore della costruzione della Broni-Mortara, alle decine di manifestazioni pubbliche sul territorio, agli appelli, ai comunicati stampa, si è passati a questi atti ufficiali, per rappresentare tutto il dissenso che il territorio ha espresso in questi mesi contro un’opera che, nata al di fuori di una corretta programmazione, rischia di compromettere l’equilibrio di un tessuto agricolo consolidatosi in centinaia d’anni e di una qualità dell’ambiente che consente condizioni ancora soddisfacenti di vivibilità. Questa autostrada, infatti, proposta dalla Regione Lombardia quale nuovo corridoio alternativo alla A4, non risolvere i problemi di viabilità della provincia e per di più si caratterizza sostanzialmente come un’arteria di “attraversamento”, che porterà migliaia di veicoli al giorno, provenienti da fuori provincia, a passare sul territorio pavese, per raggiungere destinazioni comunque fuori provincia, lasciandoci quindi solo un pesante inquinamento di aria, acqua e suolo.
Questi altri ricorsi sono stati presentati dai Comitati spontanei che si sono formati in questi mesi nei Comuni lungo il percorso del progetto di autostrada, da singoli cittadini, da imprenditori agricoli e da associazioni ambientaliste.
Due sono i nuovi ricorsi particolarmente agguerriti che contestano diversi punti della procedura seguita dalla Regione Lombardia e da Infrastrutture Lombarde nella gestione della vicenda.
Il primo ricorso, predisposto dagli avvocati Stefano Nespor, Ada Lucia De Cesaris e Andrea Costa, è stato firmato da numerosi cittadini, imprenditori agricoli e dall’associazione Legambiente.
Il secondo ricorso, che si è avvalso dell’assistenza legale degli avvocati Carlo Coppini e Giuseppe Lomboni, è stato sottoscritto oltre che da numerosi cittadini, imprenditori agricoli, anche da rappresentanti di associazioni locali come “La Rondine”.
I ricorsi denunciano diverse irregolarità che vanno dalla violazione di norme europee, nazionali ed anche regionali, sia per il mancato rispetto di disposizioni ambientali e procedurali, per eccesso di potere, mancanza di pubblicizzazione e partecipazione.
Dopo questi atti legali, il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni continuerà con la sua azione di informazione sul territorio, impegnandosi per fare emergere un modello di sviluppo sostenibile che tenga conto anche delle peculiarità del territorio e delle aspettative dei cittadini.


Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro l'autostrada Broni-Pavia-Mortara
BLOG: http://www.bronimortara.blogspot.com/
e-mail: nobronimortara@gmail.com

Pavia 27 luglio 2007

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ricorsi Ricorsi Ricorsi

Perché cause legali perché ricorsi?

Immaginate che il vostro amministratore di condominio decida di fare passare un nuovo tubo di scarico dal vostro appartamento.

Vi dice che deve raggiungere la condotta fognaria ma poi consultando il progetto vedete che il tubo si ferma al primo piano e che il resto non è detto che si faccia.
Gli chiedete perché e a cosa serve questo nuovo tubo e non sa spiegarvelo bene... ci sono già altri tubi di scarico a disposizione e con raccordi minimi potrebbero essere usati quelli. Voi protestate visto che vi sta chiedendo di far passare il nuovo scarico proprio in mezzo alla sala da pranzo.
E siccome il tubo non è proprio a tenuta stagna sapete già che avrete a che fare con perdite e sgocciolamenti.

Allora per convincervi vi spiega che in realtà quello scarico serve ad alleggerire il flusso di liquami dei palazzi lì intorno... vi chiedete ma cosa c'entra? Perché deve passare dalla mia sala da pranzo? Scoprite poi che i palazzi limitrofi pagheranno un canone, e molto salato. Ma non a voi o al vostro condominio bensì ad una società esterna. Vi si dice che va bene così, che c'è chi lavorerà per progettare il tubo, chi per costruirlo, chi per gestirlo, chi per mantenerlo, e che questo è l'ordine naturale delle cose, è lo "sviluppo", e anche per un condominio lo sviluppo è importante.

Inoltre sembra proprio che non sarà solo un tubo, ci saranno valvole, riduttori di pressione, strumenti controllo, derivazioni, innesti, rimandi, altre tubazioni più piccole, la vostra sala da pranzo insomma sarà pesantemente compromessa, e, per il contratto capestro per il quale il vostro amministratore si è impegnato anche per conto vostro, se dite "sì" adesso sarete praticamente impegnati per tutte le modifiche e gli ampliamenti successivi.

Venite poi a sapere che l'inquilino del terzo piano, personale amico dell'amministratore, è riuscito ad evitare che il tubo passasse dal suo appartamento rifilando la grana al vicino di pianerottolo.

Cercando di sapere quanto costerà l'opera vi dicono che non si può sapere, perché è una "informazione riservata", anche se useranno i soldi vostri per farla.

L'amministratore di condominio affida alla società di progettazione di cui è socio il progetto esecutivo dell'opera. Il progetto esecutivo va pagato ed è molto caro. Vi chiedete se non era il caso di aspettare la conferma prima di procedere ad un esborso così rilevante. Anche perché dopo la prima assemblea condominiale, dove l'amministratore aveva avuto un primo incarico esplorativo, egli si era impegnato a tenervi informati sull'andamento del progetto e ad eseguire scrupolosamente tutte le verifiche per capire se il progetto sarebbe stato realizzabile e sostenibile per un palazzo di interesse storico come quello in cui abitate.

Scoprite nelle settimane successive che nonostante le promesse l'amministratore non ha fatto né una cosa né l'altra. Anzi sulla base del vostro parere preliminare ha deciso di farsi fare i preventivi dai fornitori garantendo loro che l'opera verrà fatta. Venite anche a sapere che tra i possibili fornitori ce n'è uno predestinato, di lui si conoscono nome e cognome, frequentazioni e precedenti.

Insospettiti da questo comportamento poco chiaro fate qualche ricerca e scoprite che il vostro amministratore ha oltre tutto violato leggi e regolamenti di ogni ordine e grado, europei, nazionali e regionali.

Se fosse il vostro amministratore di condominio voi cosa fareste?

E perché quello che manderebbe sotto processo un amministratore di condominio fa fare carriera a un politico?