martedì 27 marzo 2007

AGGIORNAMENTI

Autostrada Redavalle-Castello d’Agogna (alias Broni-Mortara)

Le grandi novità degli ultimi giorni

Presentate oltre 300 osservazioni di cittadini che si sentono danneggiati dal progetto di autostrada.

Assistiti da alcuni legali grazie alle iniziative dei comitati sorti in vari paesi e alle associazioni, sono state raccolte 284 osservazioni (a cui vanno aggiunte quelle inviate per posta); un risultato notevole, perché dietro ogni osservazione c’è una storia, un cittadino che fa presente un problema, che cerca di utilizzare i ristretti spazi a disposizione per difendere i propri “interessi” o per partecipare alle scelte. Ci dispiace per l’infastidita risposta di Infrastrutture Lombarde, ma non avendo promosso la partecipazione prima dell’approvazione del progetto preliminare, non poteva aspettarsi altro.

Gavio più forte, l’autostrada più debole

Da notizie di stampa c’è conferma del fatto che la Società autostradale Serravalle ha ridotto la propria partecipazione nella Sabrom (società promotrice dell’autostrada) dal 45 al 15%, vendendo a Gavio per 750.000 euro il 30% delle azioni. Accogliamo con piacere questa scelta che leggiamo come una pesante riduzione dell’interesse pubblico per l’opera e quindi anche per la sua possibile realizzazione, specie ora che le Regioni Piemonte e Liguria hanno deciso che il retroporto di Genova sarà localizzato nell’Alessandrino, togliendo quindi importanza, come ci sembra logico, al villaggio delle merci di Bressana.

Come Legambiente siamo sempre stati convinti che il progetto di autostrada, così come proposto, non risponde alle esigenze del territorio, che pure ha problemi locali di viabilità e non vorremmo che si risolvesse in uno spreco di denaro pubblico, in studi e progetti di difficile realizzazione.

Legambiente torna a scrivere alle Istituzioni

Per ottenere un si dai Sindaci alla Conferenza dei Servizi sono state fatte tante promesse. Ad oggi abbiamo solo alcune modifiche al tracciato, ma della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), della partecipazione del territorio e della trasparenza sul progetto e sui suoi costi non vi è traccia. Anche in questo caso comprendiamo il fastidio di Infrastrutture Lombarde che finora è riuscita, con promesse ed accelerazione dei tempi, ad ottenere che le pubbliche amministrazioni (Provincia e Comuni) facessero praticamente da passacarte. Noi però ci aspettiamo un cambiamento di atteggiamento e comportamento, come previsto dall’ordine del giorno votato all’unanimità il 7 febbraio, in occasione della Conferenza dei Servizi. Per questo abbiamo scritto alla Provincia e ai Sindaci una lettera, seguendo la nostra convinzione che le Istituzioni sono interlocutori importanti, a volte sono alleati preziosi, altre possono divenire controparte.

Nel caso dell’autostrada continueremo ad avere un atteggiamento di dialogo costruttivo; convinti delle nostre ragioni cercheremo quindi di essere rigorosi ma non siamo disposti ad essere presi in giro

Legambiente Provincia di Pavia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Infrastrutture Lombarde si sta comportando in modo arrogante e deplorevole: il suo portavoce incarna in pieno questo atteggiamento di totale menefreghismo e quasi di sberleffo nei confronti di cittadini giustamente allarmati. Ma da dove spuntano fuori questi soggetti? Come è possibile che i giornali si permettano di pubblicare delle affermazioni da dittatura sovietica come se le loro pagine fossero il bollettino di RegioneLombardiaFormigoniAbelliForzaItlia? Proprio loro che danno del comunista anche al fruttivendolo che si sbaglia a dargli il resto.
Chi li paga i giornali e i giornalisti? io ero convinto fossero i lettori. Se sono gli 'inserzionisti' allora è meglio mettere in testa e in calce all'articolo "MESSAGGIO PROMOZIONALE": così vuole la legge italiana! A casa mia questo si chiama cerchiobottismo: diamo un po' la parola ai comitati nelle lettere alla redazione (così non ci accusano di non dare le notizie), poi nei pezzi centrali pubblichiamo le sparate dei Rognoni e Abelli di turno, che qualsiasi cazzata dicono va bene perchè è meglio tenerseli buoni.