tag:blogger.com,1999:blog-1521281370757212654.post6020684743394758244..comments2023-08-22T12:52:11.553+01:00Comments on Coordinamento dei Comitati e Associazioni contro l'Autostrada Broni - Pavia - Mortara: UN RINGRAZIAMENTO AI NOSTRI LETTORI !Unknownnoreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-1521281370757212654.post-90525165994754543022007-01-15T19:48:00.000+01:002007-01-15T19:48:00.000+01:00Mi lascia stupito che il recente blocco del traffi...Mi lascia stupito che il recente blocco del traffico a Pavia non abbia spinto le coscienze degli estensori dei due commenti che mi hanno preceduto a tenere in più ampia considerazione quanto nel blog ampiamente illustrato : l'assurdo inquinamento atmosferico cui siamo quotidianamente sottoposti. Ci si riempie la bocca spesso con il termine sviluppo "sostenibile" ma mi par di capire che il vero significato non sia stato ancora recepito. La pianura padana è una conca che ben si presta a contenere i più disparati inquinanti aerodispersi pertanto proovvediamo a riempirla all'orlo aggiungendo una nuova autostrada.<br />In Austria, situazione analoga, i camion viaggiano su vagoni ferroviari e non per autostrada!<br />Evviva la Broni- Mortara!!!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1521281370757212654.post-74611432581404548082007-01-15T09:41:00.000+01:002007-01-15T09:41:00.000+01:00Altre sommarie considerazioni...
L'Autostrada Mor...Altre sommarie considerazioni...<br /><br />L'Autostrada Mortara-Broni nasce per collegare l'area logistica di Mortara con le due Autostrade A7 e A21. L'ipotesi del collegamento con la A26 non è stata presa in considerazione perchè semplicemente non serve allo scopo (va nella direzione opposta). La tariffa autostradale è maggiorata perchè chi la costruisce conta di rientrare dell'investimento sull'Autostrada stessa e sulle opere accessorie richieste dalla Provincia (variante di Tre Re, ecc.). Sostanzialmente il "benefattore" di turno ci concede l'opera fondamentale che la Provincia di Pavia non riuscirebbe mai a realizzare, in cambio di un "piccolo" investimento sul territorio.<br />Ma a chi altro serve tale investimento? I pendolari residenti nei Comuni del primo Oltrepò che si spostano verso nord saranno disposti a pagare il pedaggio autostradale? Probabilmente no, troppo oneroso. Ed i turisti che nel fine settimana raggiungono l’Oltrepò da Milano saranno disposti a pagare un pedaggio inutile, visto che la viabilità ordinaria sarà comunque garantita? Di questi tempi direi ancora di no.<br />Alla Provincia di Pavia, all’Oltrepò, serve una viabilità nord-sud, sempre che si voglia ancora prediligere l’uso dell’auto a quello dei mezzi pubblici (da potenziare). Questa Autostrada è un collegamento est-ovest che non facilita l’accesso a Pavia o al milanese.<br />I Comuni oltrepadani interessati o limitrofi, molti dei quali si sono schierati favorevolmente, cosa contano di guadagnare? Sviluppo urbanistico? Nuovi residenti in cerca della tranquillità e della pace della campagna? Aree Logistiche remunerative? Mi chiedo quanti siano i Comuni che possano dire di avere guadagnato dalla vicinanza di un’autostrada. Vi chiedo di farvi la stessa domanda e probabilmente arrivereste alla mia stessa conclusione: che questa autostrada è inutile per Comuni e cittadini. Dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco, cedendo al ricatto di chi propone la variante di Tre Re, opera veramente essenziale, in cambio dell’Autostrada? Può essere una scelta, ma che sia fatta consapevolmente, senza inventare motivazioni sciocche per esprimere un SI più convincente. Sono a mio avviso censurabili i comportamenti tenuti da alcune Amministrazioni comunali e superiori. Sono allarmanti le valutazioni raccolte presso gli agricoltori e drammatiche quelle degli ambientalisti (peraltro mai smentite).<br />Per questi motivi il cittadino che scrive è contrario all’Autostrada.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1521281370757212654.post-24584746797559380742007-01-15T00:01:00.000+01:002007-01-15T00:01:00.000+01:00Alcune sommarie considerazioni sulla nuova autostr...Alcune sommarie considerazioni sulla nuova autostrada….<br /><br />La lettura della delibera della Giunta Regione Lombardia n. 3540 del 15 novembre 2006 lascia a dir poco perplessi, si tratta di uno degli atti fondamentali con cui la Regione Lombardia da il via al progetto preliminare autostradale Broni – Mortara.<br />La Regione Lombardia procede con determinazioni quasi teutonica ignorando anche gli inviti da parte di Enti gerarchicamente superiori (Ministeri) che di fatto ritengono illegittimo l’iter procedurale messo in atto dalla Giunta Formigoni. Stupisce la mancanza di rispetto alle Istituzioni, basterebbe questo per bollare come avventato il progetto autostradale.<br />Nella delibera prima indicata si parte parlando di un corridoio autostradale che dovrebbe rappresentare un’importante alternativa sia alla A21 che alle tangenziali milanesi ed alla A4 e si finisce ipotizzando una autostrada senza sbocco che finisce a Castello d’Agogna (Mortara) e per di più a sole 2 corsie.<br />Accettando ed immaginando di condividere l’idea iniziale di creare un asse con direzione est ovest che possa essere alternativo sia alla Torino – Piacenza che al sistema Milano – Torino / tangenziali milanesi lascia perplessi l’idea di realizzare un’infrastruttura viaria a sole 2 corsie considerato che andrebbe ad intercettare importanti flussi di traffico in direzione est – ovest caratterizzati da matrici origine-destinazione sicuramente non solo regionali o nazionali.<br />Ma la lettura della delibera lascia confusi soprattutto quando afferma, neppure tanto velatamente, che il collegamento con la A26 (tratta Mortara – Stroppiana) è solo un’ipotesi sovrabbondante più di incognite che di certezze.<br />Una analisi sommaria dei flussi di traffico, per altro non espressamente indicati in delibera, porta a ritenere utile e probabilmente necessario il collegamento A7 / A21 possibilmente non inquadrandolo come un’autostrada tradizionale ma come una infrastruttura a servizio sia del territorio sia della mobilità di corto raggio, in una frase il completamento della tangenziale di Pavia con la realizzazione del nuovo e tanto necessario ponte sul Po. <br />Alcuni però temono che, con la realizzazione della nuova autostrada, un tratto di tangenziale pavese attualmente di libera fruizione si trasformerà in un tratto di strada a pedaggio più o meno diretto.<br />Continuando a sfogliare la succitata delibera regionale lascia ancora più interdetti la libertà lasciata al concessionario di applicare dei pedaggi che, rispetto a quelli attualmente praticati sulla rete autostradale italiana, sono il triplo (il 300 %), circa 0,15 €/km contro 0,05 €/km (consola che tali dubbi li abbia fatti propri anche il Ministero dell’Ambiente che al proposito ha formulato un quesito esplicito al Ministero per le Infrastrutture, all’Autorità di Vigilanza dei Lavori Pubblici ed all’ANAS)<br />Una simile politica tariffaria andrebbe ad abbattere ogni convenienza ad utilizzare tale percorso autostradale per la maggior parte degli utenti in quanto la riduzione di percorrenza di alcuni km (poco più di 20 km) non giustificherebbe un pedaggio tre volte superiore. L’esazione poi di tali pedaggi comporterà la realizzazione di una barriera di ingresso ed una di uscita creando così un ulteriore disincentivo al transito. Qualora non venissero realizzate le due barriere diventerebbe davvero problematico stabilire l’esatta tratta percorsa considerata la forte interconnessione della rete autostradale nella zona (A7, A21, A26 e, forse, la Broni Mortara Vercelli…)<br />Gli sporadici dati sui flussi di traffico che emergono dalle relazioni allegate alla delibera, ad una prima analisi, paiono sovrastimati, soprattutto per la tratta Gropello – Mortara, tratta che, senza l’interconnessione con la A26, potrebbe essere destinata ad una rapida chiusura a meno che qualche “benefattore” non contribuisca in modo sostanzioso a ripianare i costi di esercizio. E quel “benefattore” potrebbe attingere dalle tasche di ciascuno di noi…<br />Lascia stupefatti poi la sovrabbondanza di svincoli soprasttutto nella tratta da Gropello a Mortara dove ne sono previsti ben quattro con due, Tromello e Garlasco, realizzati a distanza definibile quasi irrisoria.<br />Vengono alla mente i caselli di Cigliano e Borgo d’Ale sull’autostrada Milano Torino che in occasione del recente riordino della stessa sono stati accorpati in un casello unico favorendo l’economia gestionale…. Questa sconosciuta verrebbe da dire, oppure questa vittima da immolare nel nome di una adesione a questo o a quel comitato più o meno promotore….<br />Crea non poco di sconcerto, infine, come la costruenda autostrada non abbia ipotizzato un tracciato che si avvicinasse almeno un poco al polo petrolifero di Sannazzaro, attualmente il principale polo industriale lomellino oltre all’area di Parona.<br />In sintesi la sommaria analisi del progetto porta ad affermare:<br />• Se vuole essere un collegamento est – ovest realizzarlo con 2 corsie per senso di marcia significa sottodimensionarlo e comunque dovrebbe essere quanto meno realizzato in modo unitario da Broni a Stroppiana;<br />• Se vuole essere un’alternativa alla A21 ed alla A4 rischia di essere economicamente non conveniente per l’utente stante la politica tariffaria ipotizzata;<br />• Se vuole essere un volano per il rilancio della Lomellina rischia di essere l’ennesima cattedrale nel deserto con costi gestionali spropositati rispetto al gettito da pedaggio soprattutto in assenza del collegamento con la A26;<br />• Un ulteriore interconnessione tra A21 ed A7 è oggettivamente funzionale alla viabilità locale, sicuramente risulta difficile immaginare flussi di traffico “autostradali” sulla direttrice Broni – Mortara, ad eccezione di qualche autoarticolato diretto al Polo Logistico di Mortara, ma immaginare un investimento di oltre un miliardo di € per favorire la realizzazione di poche decine di posti di lavoro lascia sicuramente alquanto perplessi.<br /><br />Si poteva costruire il consenso condividendo scelte a favore del territorio e dei cittadini, si poteva agire in modo da realizzare opere unitarie e non spezzettate e colme di mille incognite, al contrario si è voluto calare dall’alto un’opera che forse favorirà equilibri politici traballanti ma che certo non soddisfa le basi della tecnica e dell’economia dei trasporti e che ancora meno va incontro ad un territorio, come quello lomellino, necessitante di infrastrutture basilari di rete, che vanno dalla tecnologia alla viabilità ordinaria al riordino ferroviario ma che non sente la necessità di una ferita che partendo da Langosco tagli in due la Lomellina arrivando fino a Gropello.<br />Anche le Associazioni di categoria del mondo agricolo sono perplesse e preoccupate, una volta ancora il potere ha deciso, non davanti ad un bisogno oggettivo di un territorio, ma nel nome della celebrazione di se stesso, e non solo di quella verrebbe da pensare.<br /><br />Lasagna ing. AlbertoAnonymousnoreply@blogger.com